LA PRATICA RESPIRATORIA E LE SUE POSSIBILITÀ (parte 1)
In verità cantare è altro respiro.
È un soffio in nulla. Un calmo alito. Un vento.
– Rainer Maria Rilke –

“Puoi scegliere. Vivere o morire. Ogni respiro è una scelta. Ogni minuto è una scelta. Essere o non essere.” – Survivor – Chuck Palahniuk
Ogni respiro è un grande atto vitale. La respirazione nasale (RN) ha un effetto più potente di quanto tu possa immaginare. Nei momenti più faticosi, sia fisicamente che mentalmente, può succedere che il respiro in automatico passi ad essere un atto compiuto attraverso la bocca. La RN riporta calma e presenza, tanto che gli esercizi di respirazione affiancano molte terapie per trattare Sindromi Post Traumatiche da Stress e percorsi di aiuto per i veterani di guerra. La RN è il modo più efficace per ottenere in nostro nutriente numero uno: l’ossigeno. I nostri polmoni lo assorbono dall’aria, principalmente nel momento dell’espirazione. L’aria attraversa uno spazio piccolo, come il nostro naso, crea una grande pressione dell’aria stessa, ed insieme ad una lenta espirazione consente ai polmoni di avere più tempo per “estrarre” maggior quantità di ossigeno.
Ogni respiro che fai è un grande atto vitale. Probabilmente non fai spesso caso al tuo respiro, molti di noi non lo fanno, ma portare l’attenzione proprio lì, all’aria che attraversa le tue narici e arriva fino ai polmoni, ha un effetto più potente di quanto tu possa immaginare, simile ad una pratica meditativa.
Potresti notare anche che respiri attraverso la bocca, che il tuo respiro è corto e poco profondo. Situazioni di stress o ansia innescano questo tipo di respirazione, è come un clic di un interruttore, all’innesco di un’emozione o stress la respirazione passa da essere un atto compiuto attraverso il naso ad un atto compiuto attraverso la bocca. Più faticosa è l’attività che stiamo compiendo o la condizione emotiva che stiamo attraversando, più probabile è che si attivi il meccanismo di respirazione attraverso la bocca.

Portare l’attenzione al respiro e imparare a gestirlo, spostandolo dalla bocca al naso infonde maggiore calma e consapevolezza nella quotidianità. Questo esercizio e gesto di cura verso noi stessi e la nostra respirazione non riguarda solo lo yoga, gli esercizi di respirazione vengono spesso associati a tutte quelle terapie di sostegno e recupero in seguito a traumi. Fanno parte, ad esempio, delle terapie a sostegno dei veterani di guerra o nei casi in cui vengano diagnosticate Sindromi Post Traumatiche da Stress (PTSD).
La respirazione nasale è il modo più efficace per fornire al nostro organismo il suo nutriente numero uno: l’ossigeno. È una tecnica di respirazione più salutare rispetto a quella attraverso la bocca: i nostri polmoni assorbono ossigeno dall’aria, e questo avviene principalmente nel momento dell’espirazione. Espirare attraverso uno spazio piccolo come il nostro naso crea una grande pressione dell’aria, che insieme ad una lenta espirazione consente ai polmoni di avere più tempo per “estrarre” maggior quantità di ossigeno. Il naso consente questo passaggio importante per la nostra salute e svolge contestualmente il ruolo di filtro e umidificatore. Per alcuni di noi la respirazione nasale è naturale e spontanea, mentre per altri è necessario porvi attenzione. Quando respiriamo correttamente attraverso il naso, avviene un efficace scambio ossigeno-anidride carbonica che mantiene il pH del nostro sangue in equilibrio, inoltre i microscopici peletti del nostro naso filtrano gli agenti patogeni; per converso, la respirazione attraverso la bocca bypassa alcuni importanti processi di scambio e assorbimento di nutrienti essenziali ad un buon funzionamento del nostro organismo.
Giulia
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